#22 AUTO-AIUTO E CREATIVITA’ PER RIMETTERSI IN GIOCO

DSC_0070 A cosa servono dei semplici incontri per parlare con gli altri, in mezzo alle emergenze ed ai bisogni di un dopoguerra? A che serve spendere tempo seduti in una stanza, quando ci sono da ritrovare i corpi dei propri cari, ricostruire le case, riavviare il lavoro? A cosa serve conoscere la sofferenza altrui, quando la propria è già tanta? Sono domande che molti possono essersi fatti in Kossovo ed in Italia, subito dopo il 1999. Incontrarsi, mettersi a confronto per superare i traumi di un passato doloroso che non si cancella facilmente. Affrontare insieme e con coraggio diverse problematiche, seguendo una metodologia semplice ed immediata: quella di auto mutuo aiuto. Una metodologia sperimentata con successo in Italia e promossa in Kossovo grazie all’impegno di Caritas Italiana, ATB e dell’Associazione Auto Mutuo Aiuto Trento nel 2002.

La guerra era terminata da pochi anni. ATB e Caritas Italiana, due realtà presenti sul territorio fin dal 1999, affiancavano il popolo kossovaro nel cammino verso la pace e l’elaborazione del conflitto. Tra i suoi operatori c’era anche un giovane ragazzo kossovaro albanese, Valon Ismajli, originario di Skenderaj, un villaggio nella provincia di Mitrovica, che proprio nel 2002 aveva incontrato i volontari di Caritas. Prima di collaborare con Caritas ed ATB facevo l’interprete per alcune organizzazioni internazionali. Grazie alla mia conosccenza dell’inglese, è stato facile trovare il lavoro. La mia casa era distrutta, con la famiglia mi ero trasferito a casa di uno zio. Ho dovuto adattarmi alla situazione.” Ricorda così i primi anni nel Kosovo dell’immediato post-conflitto.

DSC_0050Il primo progetto Caritas di cui si è occupato è stato “Proposte di riabilitazione per le vittime di violenza, maltrattamenti” che offriva il sostegno ad ex-detenuti politici e familiari di persone scomparse. In quel periodo il giovane Valon, grazie ad un corso promosso dall’Associazione AMA Trento, scopre per la prima volta la metodologia di auto mutuo aiuto e ne rimane molto entusiasta.

E’ da quel momento che ha inizio la sua collaborazione con il Trentino. Ed è proprio da questa collaborazione che, nel 2005 nasce il Centro Kosovaro per l’Auto Mutuo Aiuto, di cui Valon è coordinatore, che oggi ha la sede nella capitale Pristina. “Con i primi due progetti sono stati creati 9 gruppi di auto mutuo aiuto (alcuni dei quali ancora attivi), che coinvolgevano ex prigionieri politici e i familiari di persone scomparse.” Dopo i primi anni in cui si è occupato in particolare di questi gruppi, nel 2005 Valon ed i suoi collaboratori decidono di proporre la metodologia di auto mutuo aiuto anche ai problemi legati a violenza domestica, disabilità psicofisiche, alcolismo ed altri tipi di dipendenze. Questo è stato possibile soprattutto grazie al costante supporto e formazione offerti da ATB e dagli operatori di AMA Trento. 

Collaborare con AMA e l’Associazione Trentino Balcani, ci ha dato una grande possibilità non solo di ampliare le nostre conoscenze riguardo alla metodologia ma anche di aumentare le nostre capacità in tutti gli aspetti, soprattutto grazie a numerosi scambi ed alle formazioni a cui abbiamo potuto assistere” racconta Valon. Quando si è partiti con il primo progetto, i gruppi di auto mutuo aiuto erano pochi ma con il tempo sono aumentati. Oggi il Centro è presente sul 70% del territorio kossovaro con 37 gruppi: 11 gruppi di persone affette da disabilità fisica;1 gruppo di genitori con figli disabili; 1 gruppo di persone con problemi di alcolismo; 5 gruppi di ex detenuti politici; 15 gruppi di familiari di persone scomparse; 3 gruppi di donne della comunità serba (che lavorano sull’isolamento);1 gruppo di donne vittime di violenza. I gruppi, che comprendono circa 15 persone, si incontrano autonomamente una volta alla settimana e sono sempre in contatto con il Centro Kossovaro per l’Auto Mutuo Aiuto,che li coordina e li sostiene in diverse maniere. A farne parte sono persone che a causa delle situazioni che si trovano a dover affrontare hanno difficoltà a condurre una vita quotidiana serena e purtroppo spesso si trovano a dover gestire anche grossi probemi economici. Per far fronte a queste situazioni che rischiano di sfociare nella marginalità, il Centro Kossovaro per l’Auto Mutuo Aiuto, grazie al sostegno di Caritas Italiana e di ATB, ed alla intraprendenza dei partecipanti ai gruppi, ha ideato alcune soluzioni creative di creazione di reddito. Dal 2010 sono in atto alcune sperimentazioni di lavoro cooperativo, che coinvolge i partecipanti ad alcuni gruppi in micro attività economiche come la produzione di miele e latte, la tostatura del caffè, la riparazione di strumenti ortopedici per disabili…“Grazie all’auto mutuo aiuto ed a questi microprogetti, queste persone sono riuscite a migliorare le condizioni della propria vita e di conseguenza anche quelle dalla comunità.” racconta Valon.

IMG_0149Dopo dieci anni di intenso lavoro, Valon si ritiene soddisfatto. Nonostante ciò il suo lavoro continua e, consolidata la pratica dell’auto mutuo aiuto, a partire dal 2011, Valon in collaborazione con ATB e Caritas Italiana hanno iniziato un percorso di promozione del network tra istituzioni ed associazioni del terzo settore per poter far fronte ad un nuovo fenomeno di disagio che si sta manifestando sempre più violentemente in Kossovo: il disagio giovanile che spesso sfocia nel suicidio. “Lo stato ha le risorse limitate, e fatica a presta l’attenzione necessaria alle questioni sociali” sospira Valon “Noi cerchiamo di promuovere la rete tra le istituzioni, le associazioni, i giovani e alcune buone prassi italiane- trentine, per far si che si parlino e possano iniziare nuove collaborazioni”.

Nonostante tutto, Valon ha fiducia nel futuro. Sa che la collaborazione con il Trentino andrà avanti nel tempo. Non si tratta solo di lavoro e di associazioni partner. Si tratta soprattutto di una famiglia all’interno della quale è cresciuto professionalmente e umanamente. Crede fermamente nella metodologia di auto mutuo aiuto e che insieme, contando l’uno sull’altro, si possono superare gli ostacolo che da soli sembrano insormontabili.

Per saperne di più leggi la brochure sull’esperienza dell’auto mutuo aiuto in Kossovo: I Fiori oltre le spine. Per richiedere una copia della brochure è possibile scrivere a [email protected].

www.trentinobalcani.wordpress.com

DSC_0065 DSC_0075 DSC_0083 formazione AMA per donne a Gorazdevacshkelqimi

 

PROGETTO
La città di Peja/Peć si trova nel centro della regione più occidentale del Kosovo, ai piedi delle montagne che si ergono sulla gola della Val Rugova. L’area in cui si trova è di grande interesse storico e geografico e vanta la presenza di importanti simboli delle diverse comunità etniche presenti sul territorio: antiche residenze albanesi (kulle), antiche moschee e il patriarcato ortodosso serbo. Nonostante la guerra sia finita nel 1999, Peja/Peć resta terra di forti differenze. Differenze che richiedono percorsi di elaborazione e trasformazione del conflitto e integrazione sociale, ma che sono anche ricchezze da valorizzare verso la sfida di uno sviluppo consapevole ed integrato.
L’associazione Trentino con i Balcani – ATB coordina le esperienze di solidarietà internazionale, cooperazione e scambio fra la comunità trentina e territori diversi del Sud Est Europa, tra cui c’è anche il Kossovo nel quale è presente dal 1999. Uno dei settori in cui ATB opera è l’integrazione socio economica di persone che vivono in situazione di marginalità (disabili, anziani, persone indigenti, minoranze, persone con disagio mentale, persone con difficoltà di inserimento nella vita sociale ed economica della città. E’ tra questi interventi che si colloca il progetto di sostegno e formazione del Centro Kossovaro per l’auto mutuo.
CONTESTO
Il Centro Kossovaro per l’Auto Mutuo Aiuto e’ nato nel 2005 ed ha inizialmente utilizzato la metodologia ama per “curare” traumi di guerra, coinvolgendo principalmente ex detenuti politici e familiari di persone scomparse durante il conflitto. Progressivamente il Centro ha raggiunto risultati positivi ed ha ampliato la propria attenzione ad altre problematiche, vedendo una moltiplicazione dei gruppi negli ambiti della disabilita’, dell’isolamento, delle relazioni tra giovani; fornendo formazione per l’individuazione di nuovi facilitatori e cercando di diffondere la conoscenza sulla metodologia. Inoltre grazie alla collaborazione con il Centro, l’Associazione Trentino con i Balcani da anni è impegnata in un percorso di rafforzamento delle relazioni tra le organizzazioni che lavorano nel campo socio-assistenziale e le istituzioni locali nell’ottica di una maggior collaborazione. Oggi il Centro è presente sul 70% del territorio kossovaro con 37 gruppi: 11 gruppi di persone affette da disabilità fisica;1 gruppo di genitori con figli disabili; 1 gruppo di persone con problemi di alcolismo; 5 gruppi di ex detenuti politici; 15 gruppi di familiari di persone scomparse; 3 gruppi di donne della comunità serba (che lavorano sull’isolamento);1 gruppo di donne vittime di violenza. Ad oggi il Centro ed ATB, assieme ad alcune associazioni giovanili, sono impegnati in un percorso di formazione e ricerca sul fenomeno del disagio e del suicidio giovanile in Kossovo.