Dona Pascoa Joaquim Kapesse è una donna piccina, magrolina e dai dolci tratti del viso. A vederla camminare, avvolta nella sua capulana colorata, sembra fragile e indifesa. Ma come l’ebano, albero dal fusto sottile e con un legno duro come pietra, nasconde dentro di sé una grande forza, saggezza e intelligenza.
Dona Pascoa, 54 anni, è oggi la Presidente dell’associazione dei curandeiros (o PMT, praticanti della medicina tradizionale) di Caia e si impegna quotidianamente nella prevenzione delle malattie, in particolare quelle sessualmente trasmissibili, e in attività di sensibilizzazione rivolte all’intera comunità.
Ma come è diventata curandeira? “Dopo essermi sposata e avere avuto cinque figli, ho iniziato a non stare bene. Nessuno è riuscito a capire che malattia avessi, né qui a Caia né nella capitale Maputo, dove mi hanno portato in ospedale per essere curata. La mia famiglia ha dunque deciso di rivolgersi a un qualificato curandeiro di Caia, affinché mi aiutasse a guarire attraverso le pratiche tradizionali e il contatto con gli spiriti. Nel periodo di guarigione è iniziato il mio percorso di formazione come curandeira, durante il quale sono entrata in contatto con cinque spiriti e ho chiesto loro il permesso per poter esercitare la professione. Questi spiriti sono quelli che ancora oggi mi proteggono e a cui mi rivolgo per poter curare al meglio i miei pazienti”.
I curandeiros rivestono una posizione importante per la salute locale, poiché agli occhi della popolazione essi sono tradizionalmente i terapeuti più qualificati, oltre ad essere più accessibili in quanto maggiormente presenti nella comunità. “Le persone vengono da noi per qualsiasi cosa: per scacciare il malocchio, per un raffreddore o una diarrea, per agevolare una gravidanza oppure per curare malattie ben più gravi, come la malaria, la tubercolosi o l’AIDS. Il lavoro di un buon curandeiro è anche quello di saper indirizzare il paziente verso l’ospedale, dove può ricevere cure più appropriate per malattie che noi non possiamo trattare. Come Presidente dell’associazione dei curandeiros ritengo importante sensibilizzare i numerosi PMT affinché venga stabilito un confronto con la medicina convenzionale e vengano individuati, insieme, i metodi più efficaci per preservare la salute della popolazione.”
Oggi molti curandeiros operano in stretta collaborazione con la Direzione distrettuale della Salute, in particolare per prevenire la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili (a Caia l’HIV/AIDS è considerata uno degli ostacoli principali a una crescita economica adeguata e colpisce quasi una persona su cinque), ma non è stato sempre così. “Vi sono numerose pratiche tradizionali profondamente radicate nella nostra cultura Sena che è difficile eliminare: una di queste è il pita kufa, una cerimonia sessuale che viene eseguita alla morte di un congiunto come rito di purificazione. Questa pratica era considerata l’unico efficace rimedio per allontanare gli spiriti maligni, ma è anche uno dei principali vettori di trasmissione dell’HIV/AIDS, in quanto eseguita senza protezione.
Grazie ai numerosi incontri tra curandeiros promossi dal CAM e alla condivisione e approfondimento di tali pratiche, gli stessi PMT si sono resi conto, fino a dichiararlo ufficialmente a fine 2008, che il ricorso a queste cerimonie è estremamente pericoloso e non è davvero necessario: ai fini della purificazione sono infatti efficaci anche i rimedi naturali ad esse collegate. Io stessa sono stata un esempio per la comunità e per molti PMT ancora dubbiosi: quando è morto mio padre, mi sono sottoposta solamente al trattamento purificatorio a base di erbe, senza subirne in seguito conseguenze negative. Un esempio che ha portato molte persone ad accogliere con maggiore fiducia questa presa di posizione”.
Dona Pascoa lavora assiduamente nella comunità anche per insegnare ai curandeiros e alla popolazione il corretto uso dei presidi sanitari e delle medicine tradizionali durante i trattamenti, al fine di prevenire l’ulteriore diffusione dell’HIV/AIDS. “Le riunioni comunitarie, realizzate in collaborazione con il Consorzio, sono molto importanti per sensibilizzare i genitori, gli insegnanti, i regulos (autorità tradizionali) e la popolazione in generale e per creare una rete attiva nella comunità che promuova la collaborazione fra curandeiros e medicina convenzionale”.
I cinque spiriti continuano a proteggere Dona Pascoa e a darle la forza per continuare con determinazione il suo lavoro, costruendo un ponte fra tradizione, medicina convenzionale ed esigenze di un Distretto che cambia.
di Erica Guaraldo
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Una risposta a "#21 GLI SPIRITI CHE SORRIDONO ALLA MEDICINA MODERNA"