#34 IL FUTURO È DEI GIOVANI

 
???????????????????????????????Quando si è giovani si hanno tanti sogni e tante speranze, a volte realizzabili e spesso non proprio a portata di mano a causa dei condizionamenti del luogo dove si vive. In molti paesi, e la Serbia non fa alcuna eccezione, una volta completato il ciclo di studi universitari, i giovani preferiscono rimanere nella capitale Belgrado, dove hanno studiato, perché offre loro molte più possibilità sia come occasioni lavorative che come proposte culturali.Nikola Milenkovic, il ventinovenne ragazzo serbo originario di Kraljevo, non  è rimasto a Belgrado dove aveva studiato, e dove sicuramente la sua strada sarebbe stata più sicura e meno complicata. Dopo la laurea in economia all’università di Belgrado ha preferito tornare a casa, nella sua città; città  che l’ha visto nascere e crescere, dove ha cercato di cambiare, per quanto gli è stato possibile, il mondo che lo circondava.

Kraljevo è una città che non offre molto ai giovani. Tanti amici se ne sono andati e se domandi chi della vecchia compagnia è rimasto tutti  faranno il mio nome.”  Racconta il giovane sorridendo. “Diranno che è rimasto soltanto “il Boscaiolo”, soprannome con il quale tutti mi conoscono in città”.  Precisa: ”Mi infastidisce sentire i miei concittadini lamentarsi sempre senza reagire, senza far nulla di concreto per cambiare le cose”.

Nikola è un giovane posato, a modo.  Quando parla, si capisce che è un ragazzo con la testa sulle spalle; sincero e modesto. “Non è facile vivere a Kraljevo, c’è crisi. Da un anno e mezzo cerco impiego; fino ad ora non ho trovato nulla ma non perdo speranze di trovare un lavoro.” Combattivo, non riesce a stare con le mani in mano nonostante le tante difficoltà che incontra. Di tanto in tanto, racconta, per passione dà una mano ai familiari e agli amici con lavori manuali, gli piace aiutare gli altri.

L’altra, e forse la più grande passione, è la musica rock. Nikola suona la chitarra e con gli amici ha costituito una ”band”. Dall’amore per la musica e dal desiderio di offrire ai giovani la possibilità di avere una vita culturale soddisfacente, nel 2002 nasce l’Associazione giovanile Positive Youth (Pozitivna Omladina in lingua locale)  di cui Nikola è uno dei volontari. “Assieme a Nikola Trifunovic, presidente dell’organizzazione dal 2010, e Vojkan Trifunovic sono diciamo, al vertice dell’ Associazione.”

L’associazione giovanile e non-governativa, nasce innanzitutto, ricorda il ragazzo,  per facilitare l’organizzazione dei concerti. Il nome “Positive Youth” si ispira allo spirito, racconta Nikola, che le band degli inizi anni ’80 promuovevano durante loro esibizioni.“La musica era sempre veloce e piena di allegria. Il positivismo e la gioventù sono il nostro leitmotiv”, spiega.

Nei primi anni si è lavorato soprattutto con le band locali ed estere. I concerti hanno sempre avuto molto successo, la cosa rende contenti non solo i musicisti, che vengono pagati con il ricavato della vendita dei  biglietti d’ingresso ai concerti, ma anche i ragazzi che amano la musica. Con il tempo si è deciso di allargare gli orizzonti e di iniziare a organizzare altri tipi di eventi come mostre e tavole rotonde, in modo da rendere l’offerta culturale della città ancora più ricca.

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Dal 2011 Positive Youth collabora attivamente con il partner trentino l’ Associazione Trentino con i Balcani. Il primo contatto con la realtà italiana lo ebbero attraverso Ilija Petronijevic, coordinatore locale dell’organizzazione italiana.

Nikola, Vojkan e Ilija si conoscevano da tanto tempo. “Ogni tanto ci incontravamo per scambiare idee, parlare delle necessità di Kraljevo. Ilija ci ha molto aiutato: ci ha insegnato come scrivere i progetti per chiedere finanziamenti perché allora non avevamo idea su come farlo. Era una cosa del tutto nuova per noi e da allora il nostro lavoro è diventato molto più professionale”,  ricorda Nikola Milenkovic.

Ad oggi, assieme ad ATB, Positive Youth ha portato a termine tre progetti dove i temi di cui si sono occupati erano vari, dice il giovane. Uno dei valori che l’associazione Positive Youth promuove costantemente è l’anti-fascismo. Il fascismo è diventato molto diffuso tra i giovani, racconta Nikola, i quali ne parlano senza sapere di cosa si tratta esattamente. Per aiutare i ragazzi  a capire meglio cosa sia il fascismo hanno organizzato vari seminari nelle scuole locali.

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Una delle attività passate, della quale Nikola è molto fiero, è la Settimana della memoria, organizzata in occorrenza del 70esimo anniversario della fucilazione di cittadini di Kraljevo durante la seconda guerra mondiale, nella fabbrica di vagoni. Per l’occasione sono state  organizzate, in collaborazione con il Museo di Kraljevo, alcune mostre, una serie di concerti e predisposti  dei pannelli di discussione.

L’ultimo progetto di cui si sono occupati, denominato CreaA(c)tive citizenship, Youth can do it!, ha visto riuniti a Kraljevo un gruppo di 28 giovani provenienti dal Trentino, Serbia, Bosnia e Kosovo. I ragazzi sono stati impegnati in una serie di workshop su tematiche diverse come: animazione territoriale, protezione ambientale ed emarginazione sociale. “È stata una vera sfida far funzionare alla perfezione l’organizzazione per una settimana. Era la prima volta che lo facevamo, tutti i partecipanti sono stati molto soddisfatti” racconta Nikola.

La tutela dell’ambiente e l’ecologia sono valori di grande importanza per i giovani di Positive Youth, e la sensibilità verso queste tematiche ha fatto vincere loro un premio al recente Festival “MontagnAmbiente ed Energia” di Trento con i due cortometraggi girati a Kraljevo; i corti trattavano il tema dell’inquinamento ambientale  . “Un giorno  il fiume Ibar era uscito dagli argini e aveva trasportato in città una montagna di spazzatura.  I cittadini anziché pulire, avevano  ributtato tutto dentro il fiume,  il che è molto peggio.” dice Nikola rammaricandosi per il fatto che in Serbia non esista ancora una consapevolezza per quanto riguarda l’ambiente. “Esistono leggi ma non sono rispettate e manca l’educazione la quale  dovrebbe partire dalla famiglia prima e dalla scuola poi.”

Positive Youth insiste molto sull’educazione dei giovani. “Una volta abbiamo fatto un dibattito molto interessante per i ragazzi sulle conseguenze del disastro a Fukushima (Giappone), e la partecipazione è stata tanta.”  I giovani partecipano volentieri anche ai workshop, quello sui fumetti ha avuto un grande successo, amano esprimersi con la Street Art, l’arte della strada, e lanciarsi nella guida di skateboard, ricorda il volontario di Positive Youth.

Per il futuro, Nikola auspica che la collaborazione con l’Associazione Trentino con i Balcani continui. Questa collaborazione ha dato molto al giovane in questi anni, anche a livello emozionale. Sapere che c’è  qualcuno che ha riconosciuto in lui la volontà di investire nel futuro suo e dei suoi coetanei, è stato incoraggiante e lo è ancora per il giovane serbo.  La cosa che più lo rattrista è constatare che la Municipalità della sua città, Kraljevo, non fa quanto dovrebbe per aiutare i giovani, i quali ricevono più sostegno e solidarietà da una Associazione italiana che dalle proprie istituzioni per risolvere i problemi locali. Nikola però non perde la speranza, guarda al futuro con fiducia. Un futuro fatto dai giovani.

di Emina Ristovic

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PROGETTO

L’ Associazione “Pozitivna Omladina – Positive Youth” nasce nel 2002 dall’idea di un gruppo di giovani di Kraljevo di rianimare la vita culturale cittadina organizzando concerti. Con il tempo hanno organizzato altri eventi, come mostre e tavole rotonde, con l’intento di rendere l’offerta culturale della città ancora più ricca. Dal 2011 “Positive Youth” collabora con l’Associazione Trentino con i Balcani, portando avanti con successo diversi progetti su tematiche diverse come memoria, convivenza, animazione territoriale, protezione ambientale ed inclusione sociale.

CONTESTO
La Municipalità di Kraljevo è situata nel centro sud della Serbia, nella regione di Raška. È la più grande municipalità della repubblica di Serbia, con un territorio pari a 1.529 km2, che comprende 92 insediamenti, all’interno delle quali abitano circa 124.000 persone, la metà delle quali nel centro urbano di Kraljevo. La posizione geografica di crocevia vanta una grande ricchezza naturale, culturale e storica, in primis il Monastero di Studenica e la Biosfera Unesco. I conflitti degli anni Novanna hanno profondamente segnato quest’area della Serbia. Un passato difficile, la necessità di ricostruire un’economia distrutta da anni di embargo e di crisi economica, ma con una società civile che si organizza per superare le difficoltà del passato e il nazionalismo diffuso.