#25 COME LANTERNE NELLA NOTTE

CastigoA un anno e mezzo viene colpito da una brutta congiuntivite e dalla varicella. C’è la guerra a Caia e non può ricevere cure adeguate. Fugge con i genitori e i fratelli nei campi dei rifugiati in Malawi, dove lo coglie un’altra congiuntivite. Nonostante venga trasferito in un ospedale in capitale, dove viene operato agli occhi, ormai non c’è più niente da fare: Castigo Sebastião Jone, che oggi ha 29 anni, resta ipovedente fin dalla più tenera età.

A 10 anni torna con la famiglia a Caia e si iscrive alla scuola primaria spinto dagli incoraggiamenti del padre, che vuole vedere tutti i suoi figli studiare e costruirsi un futuro migliore. Studiare a Caia con una disabilità visiva (o uditiva, o fisica) non è però facile: mancano i mezzi, le attrezzature e le competenze degli insegnanti.

Castigo però non si arrende: resta orfano di padre, ma è determinato a portare avanti il suo volere. Alternando anni di studio impegnativo ad anni di riposo per non affaticare troppo gli occhi, riesce a completare, non senza difficoltà, la sesta classe. La sua determinazione viene notata dal professore di geografia, il Sig. Feijamo, il quale lo sostiene finanziandogli gli studi presso l’Istituto per disabili visivi a Beira dove Castigo impara a leggere e scrivere in Braille. A Beira conosce anche l’associazione ACAMO (Associazione dei Ciechi e Ambliopici del Mozambico), con la quale acquisisce esperienza nell’ambito delle disabilità visive.

Dopo questa esperienza, mi sono sentito pronto per tornare a Caia, continuare a studiare con la mia nuova macchina Braille e soprattutto aiutare le altre persone che come me avevano dei problemi visivi che impedivano loro di studiare. È in questo periodo che ho conosciuto il CAM e con Elena Medi abbiamo iniziato a lavorare insieme sull’educazione inclusiva: ho costituito un gruppo di persone con disabilità visive per individuare le maggiori preoccupazioni di ognuno e portarle a conoscenza delle istituzioni del distretto, in particolare dell’Azione Sociale e dell’Educazione, e allo stesso tempo insegnare loro dei semplici esercizi di riabilitazione, di riconoscimento e di movimento che li aiutassero ad essere più indipendenti e consapevoli delle proprie capacità”.

Dal 2007 al 2010, Castigo affianca Elena anche nella promozione e realizzazione di programmi di formazione rivolti agli insegnanti delle scuole primarie del distretto, al fine di migliorarne le competenze in materia di educazione inclusiva; si fa inoltre promotore di un programma radiofonico presso la Radio Comunitaria di Caia intitolato “sem nos, nada para nos” (senza di noi, niente per noi). “L’obiettivo del programma era quello di sensibilizzare la comunità sulle persone con disabilità, far capire che siamo persone normali che possono studiare, lavorare e avere una famiglia come tutti gli altri, e che dobbiamo lottare per vedere riconosciuti i nostri diritti”.

Oggi Castigo, dopo aver terminato la scuola secondaria e aver vinto una borsa di studio per frequentare il corso per professori, insegna portoghese e scienze sociali presso la scuola primaria Amilcar Cabral: “il mio sogno era poter lavorare a Caia, la mia terra natia, ed essere di esempio per gli altri; per questo, oltre ad insegnare alla scuola primaria, grazie alla collaborazione con il CAM e con ACAMO porto avanti un programma di formazione per adulti con disabilità visive: il corso dura 5 anni e attualmente stiamo lavorando con 7 persone (4 uomini e 3 donne), a cui insegno a muoversi nello spazio, leggere e scrivere in Braille. Dopo 5 anni possono essere integrati nella sesta classe e continuare gli studi presso le scuole di Caia”.

Castigo ha inoltre fondato un Forum a livello locale, in linea con il Forum Nazionale delle Associazioni di Persone con Disabilità, che riunisce ad oggi 16 membri e con cui discutono di problematiche comuni a tutte le disabilità, in particolare il diritto all’educazione e alla salute; per la prima volta nel 2012 il Forum ha promosso la celebrazione del giorno internazionale delle persone disabili a Caia. Castigo è determinato e ambizioso e, oltre a fare l’università, sogna di aprire una scuola di educazione inclusiva per adulti e bambini nel distretto di Caia.

Castigo, ma da dove proviene tutta la tua forza e spirito di iniziativa? “Sono sempre stato molto determinato, e ho trasmesso la mia determinazione anche ai miei fratelli più piccoli (ndr uno dei fratelli di Castigo è Julai Jone, che avete conosciuto nella storia del 26 febbraio). Ma sicuramente non ho fatto tutto da solo: devo ringraziare mio padre, il Professor Feijamo, Elena Medi e Ibraimo, che negli anni hanno illuminato il mio cammino come lanterne nella notte”.

 

di Erica Guaraldo

CONTESTO
In Mozambico spesso i bambini disabili non hanno accesso all’educazione e, nei pochi casi in cui sono incoraggiati a seguire un percorso scolastico, ricevono la cosiddetta “educazione speciale”, un metodo di insegnamento rivolto esclusivamente ai bambini disabili che di fatto li marginalizza, tenendoli separati dagli altri bambini. L’approccio di “educazione inclusiva”, che riconosce l’importanza di un’educazione che privilegi l’integrazione e il rispetto dei diritti dei bambini disabili, viene introdotto in Mozambico solo a metà degli anni 2000, e tarda ancora oggi ad essere applicato, soprattutto nelle aree rurali come il distretto di Caia.
PROGETTO
Le attività di educazione inclusiva che il CAM promuove a Caia comprendono, oltre a quelle descritte portate avanti da Castigo, un programma di appoggio a ragazzi non udenti, con i formatori Aissa e Francisco. Cinque gruppi di bambini e ragazzi dagli 8 ai 21 anni, in due scuole elementari di Caia, seguono quotidianamente delle attività di insegnamento della lingua dei segni e a sostegno del loro percorso scolastico.

www.trentinomozambico.org