Dall’aria docile e serena, Phuc è un giovane insegnante ed un appassionato apicoltore nel comune di An Lac, un piccolo villaggio immerso nella foresta di Khe Ro, a nord est di Hanoi.“Vivo qui da undici anni, mi sono trasferito ad An Lac per lavoro. Sono un insegnante”. Così inizia il racconto di Dang Huu Phuc, giovane e timido maestro di educazione fisica. Ha 36 anni e due figli, la più grande di 9 anni, mentre il piccolo è nato lo scorso anno. La sua vita si svolge interamente dentro a questa scuola, poiché è qui che vive assieme alla sua famiglia; hanno a disposizione una piccola stanza per dormire, tutti insieme, ma lo spazio non manca di certo, visto il grande cortile alberato che circonda l’istituto: “La scuola mi permette di vivere in modo molto dignitoso”, commenta Phuc, “ma qui la vita è molto diversa rispetto a quella che conducevo a Thai Nguyen, la Provincia dove sono nato. Lì tutto è molto caotico, è come essere ad Hanoi, mentre qui è più tranquillo, siamo quasi in montagna, è un ambiente rurale”. Cresciuto in una famiglia numerosa composta da dieci persone, a Phuc è sempre piaciuto conoscere e imparare; ma più il tempo passava, più sentiva crescere dentro di sé la voglia di trasmettere anche alle altre persone questo amore per il sapere. Così a 18 anni ha scelto la strada dell’insegnamento, e dopo tanti anni di scuola non ha cambiato idea a riguardo, anzi, è sempre più convinto: “Credo che per i ragazzi la cosa più importante sia imparare il più possibile […] Più studiano, più imparano e arrivano ad un più alto livello di istruzione, più cresce la possibilità di cambiare le proprie condizioni di vita, migliorandole. Quindi la scuola ha un ruolo molto importante in questo senso”. E conclude dicendo: “Voglio aiutare i ragazzi ad acquisire sempre più conoscenze, ad imparare cose nuove ogni giorno”. La responsabilità della scuola è perciò molto grande: forma i futuri cittadini e la futura classe dirigente. Ma qui negli altipiani e nelle regioni montuose i bambini vivono situazioni familiari molto difficili, per cui la scuola, oltre a fornire istruzione, si occupa anche dell’educazione dei suoi studenti: “spesso queste famiglie non hanno tempo per badare ai loro figli perché devono lavorare nei campi oppure devono svolgere altri lavori per guadagnare più soldi per la famiglia. In questi casi trascorrono veramente poco tempo con i loro figli. Ecco perché a volte i rapporti con le famiglie non sono mai facili, noi possiamo più che altro aiutare i ragazzi ad apprendere ogni giorno di più e, nei casi in cui serve, ci prendiamo cura di loro”. Phuc svolge con passione il suo lavoro, ha fatto tanta strada e molti sacrifici per arrivare fino a qui, ma è felice della vita semplice che conduce assieme alla sua famiglia, godendosi la natura ed il paesaggio circostante. An Lac, infatti, si trova al limitare di una stupenda foresta vergine, Khe Ro, decretata area protetta dal governo vietnamita per l’incredibile varietà di piante ed animali che qui sono presenti. Phuc, come altri del suo villaggio, si reca costantemente nella foresta perché da qui, nelle zone in cui è concesso, è possibile prelevare alimenti utili al sostentamento oppure piante medicinali dall’alto potere curativo. Ma più di ogni altra cosa a Phuc interessano le api, anche se non riesce a decidersi quando gli chiedo se preferisce insegnare o allevare le api. “Mi appassionano entrambe le attività”, risponde. “Quando finisco il mio lavoro a scuola proseguo con le api, questi due lavori sono una bella combinazione!” Da poco più di un anno ha raggiunto altri apicoltori e con il supporto di GTV hanno costituito una cooperativa che ad oggi conta 22 soci. Phuc ne è il Vicepresidente, il suo compito è quello di organizzare la formazione per gli altri apicoltori. “Quest’anno è il nostro primo compleanno! A breve avremo una riunione per fare il punto di come sono andate le attività. L’anno scorso ho prodotto circa 300 litri di miele e la quantità è aumentata negli ultimi mesi” afferma con orgoglio. Gli chiedo quando pensano di sbarcare sul mercato internazionale; lui sta al gioco e scherza “mi leggi nel pensiero! Stiamo puntando proprio a quello italiano!”di Anna Brian
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