#3 UN LUOGO PER CONDIVIDERE FELICITA’ E TRISTEZZA
“Sono nata nell’anno del pollo, quindi sono molto laboriosa, gentile, accomodante ed onesta. Credo ciecamente nell’oroscopo.” Cao Thi The, 43 anni, è una delle 25 socie della Cooperativa d’artigianato “Kim Thanh” situata nella provincia di Hai Duong, nord del Vietnam. Si è sposata nel 2001, suo figlio nacque un anno dopo con un problema congenito al cuore, il marito la lasciò per un’altra donna quando il piccolo aveva solo sette mesi. In quegli anni ha lavorato come contadina e come operaia, vivendo alla giornata, incapace anche solo di poter sognare di dare a suo figlio le cure necessarie. Ma da quando è entrata a far parte della cooperativa, la sua vita è andata via via migliorando. “Grazie a questo progetto ho anche una bicicletta che mi semplifica notevolmente gli spostamenti”, dice. La vera forza della Cooperativa, dice, è il senso di comunità e di appartenenza che trasmette. “Adoro chiaccherare con le colleghe, condividiamo le nostre esperienze di vita e quelle lavorative. Di recente ho subito un intervento chirurgico e sono rimasta in ospedale per dieci giorni proprio durante la stagione del raccolto. Mi sono commossa nel vedere le socie della cooperativa svolgere il lavoro al mio posto, ed ho pianto quando ho visto l’enorme mucchio di riso davanti a casa mia. Tutte le difficoltà ed i problemi svaniscono quando vedo le mie amiche”. La cooperativa KT è stata fondata ufficialmente nel 2011 ma la sua attività inizia come gruppo di produzione già nel 2008 grazie alla collaborazione fra Gruppo Trentino di Volontariato (GTV), Vietnam Handicraft Research and Promotion Center (HRPC) e Unione delle donne della Provincia di Hai Duong. L’artigianato che propone è un mix di elementi tradizionali e design contemporaneo, realizzato con tecniche come il ricamo a mano e la tintura naturale. Oltre a produrre artigianato come borse ricamate, copri-cuscini di lino, astucci di canapa etc. provvede a fornire corsi di formazione professionale, con l’obiettivo di sostenere l’inclusione economica e sociale delle donne vulnerabili e svantaggiate. “La cooperativa dà lavoro a donne povere e crea orari di lavoro flessibili adatti alle diverse esigenze delle donne che vivono nelle aree rurali del Vietnam”, dice la presidente della cooperativa, Nguyen Thi Thang. Ad esempio, Doan Thi Anh, socia della cooperativa e madre di una bimba di 4 anni dice in proposito: “Gli orari sono molto flessibili, posso organizzarmi in autonomia il lavoro, in questo modo riesco a prendermi cura di mia figlia da sola”. La Presidente Thang dice che la sua idea è quella di una cooperativa sociale, dove le donne possano prendere decisioni, aumentando così il senso di responsabilità ed appartenenza. “Noi la consideriamo come la nostra casa comune, un luogo dove condividere sia la felicità che la tristezza. La cooperativa è la nostra seconda casa”. Doan Thi Anh concorda: “Sono stata contaminata dall’Agente Arancio in passato, mi ha sfigurato il volto e mi sento sempre in imbarazzo per questo. Era molto dura per me lavorare in un posto dove tutti mi consideravano una persona anormale. Qui siamo tutte donne con una propria storia da raccontare, storie difficili ed uniche, ma quando siamo insieme ci sentiamo felici. Questo non è solo un posto di lavoro per noi, ma anche un luogo dove possiamo aiutarci a vicenda e condividere momenti felici”. |
CONTESTO |
Nel decennio 1991-2001, nelle Province a Nord Est del Vietnam, si sono verificati oltre 20.000 casi di traffico di donne rapite o portare in Cina con l’inganno. In alcuni casi, alcune di queste, sono riuscite a tornare in patria, dove però si sono spesso dovute scontrare con un atteggiamento di ostilità da parte della loro comunità di appartenenza, che le vede più come colpevoli che come vittime. La questione del reinserimento sociale è perciò pressante e richiede un’azione rivolta alle vittime, che sia in grado di offrire loro gli strumenti e le possibilità di reinserirsi. |
PROGETTO |
La cooperativa di donne “Kim Thanh”, nata nel 2008 all’interno di un progetto di GTV, è stata pensata con l’intento di dare la possibilità alle vittime del traffico di donne e ai soggetti ad alto rischio di rapimento della provincia di Hai Duong di essere reintegrate nella società. L’obiettivo iniziale era quello di creare una vera e propria azienda cooperativa in grado di autosostenere la propria attività di produzione di artigianato locale, in particolare prodotti in seta, tovaglie, borse e sciarpe, tutte decorate con ricami e lavori all’uncinetto e realizzate utilizzando le materie prime presenti nella zona. Ad oggi la cooperativa di donne è attiva, si autogestisce con successo e i suoi prodotti vengono venduti nel circuito del commercio equo e solidale europeo ed americano.Per saperne di più visita il nostro sito: www.gtvonline.org |