#51 SOGNANDO IL CINEMA A SON DONG

IMG_1719_2Quando incontro Mr Van, il suo estro artistico emerge chiaramente al di sotto del simpatico baffetto che sta ad incorniciare un sorriso pieno. Ci raggiunge un po’ appesantito dall’umidità densa tipica di questi posti e con un gesto quasi vanitoso sposta il ciuffo appiccicatoglisi alla fronte. Benvenuti, io sono La Trieu Van e sono il direttore del Dipartimento di informazione e cultura del distretto di Son Dong, provincia di Bac Giang”.Siamo nella cittadina di An Chau Town, a circa 140 km ad Est di Hanoi, il capoluogo del distretto dove l’Associazione GTV- Gruppo Trentino di volontariato opera da quasi quindici anni con diversi progetti di solidarietà e cooperazione internazionale.“Conosco GTV da qualche anno ormai, ho incontrato i rappresentanti dell’Associazione ad una riunione del Comitato popolare quando si discuteva sulla fattibilità del progetto Ecoturismo. Da allora ho seguito i lavori dando consigli e sostegno laddove ce ne fosse bisogno, appassionandomi sempre più alle finalità e alle modalità d’attuazione del progetto”. La creazione di una rete di turismo responsabile e sostenibile ha visto il coinvolgimento di numerose famiglie residenti nell’area della foresta vergine di Khe Ro, poco lontano da An Chau Town, ponendosi come fonte alternativa di reddito per le famiglie in difficoltà economica. “Di GTV mi piace che abbia abituato le persone a pensare che un futuro migliore è possibile, coinvolgendole in prima persona e rendendole così artefici del proprio cambiamento. Qui in Vietnam diciamo che non ha dato alla gente i pesci, ma ha insegnato loro a pescare”.Mr Van ci racconta della sua attività con l’Associazione trentina, ma siamo curiosi di sapere di più della sua storia, di com’è diventato direttore del Dipartimento di informazione e cultura del distretto di Son Dong. “Ho fatto molti sacrifici per guadagnarmi questo posto e ne vado fiero! Dunque, tutto iniziò nel 1994, quando cominciai a frequentare la scuola di cinema perché in realtà all’epoca volevo diventare regista. Sognavo un futuro diverso allora e mai avrei immaginato dove mi avrebbe portato la vita. Già da qualche tempo lavoravo per una radio locale, avevo 26 anni ed ero appassionato di tutto ciò che riguardava il mondo delle telecomunicazioni. Poi cominciai a gestire, assieme ad altri colleghi, una sorta di cinema itinerante per diffondere la cultura cinematografica nei villaggi del distretto di Son Dong, ricordo che era molto faticoso ma amavo quel lavoro. Avevamo avviato questo progetto perché all’epoca qui non tutte le famiglie possedevano il televisore, così eravamo noi a portare i film alla popolazione locale. Nel frattempo continuai gli studi e mi diplomai alla scuola di cinema. Poi ebbi la possibilità di iscrivermi all’università, cinque anni per diventare giornalista”. Mr Van studiò e lavorò allo stesso tempo, con non pochi sacrifici: “il Dipartimento mi aveva facilitato le cose dandomi la possibilità di lavorare a distanza, ma quasi sempre mi trovavo a scrivere gli articoli di notte”.

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In quegli stessi anni Mr Van si sposò ed ebbe quasi subito il suo primo figlio. Da allora fu sempre più difficile reggere alla pressione del lavoro, dello studio e della famiglia, ma la sua determinazione lo portò a terminare con successo anche il percorso universitario ritrovando così un po’ di stabilità in più. “Ci eravamo trasferiti qui in città con la mia famiglia ed io mi comprai una motocicletta per viaggiare più comodamente da An Chau Town a Bac Giang, dove si trovava la sede dell’università. A volte viaggiavo di notte ed arrivavo a destinazione il mattino seguente, giusto in tempo per sostenere un esame. Era difficilissimo mantenere quei ritmi ed ora, a distanza di anni, conservo ancora la vecchia moto per ricordare quel periodo. Non posso più usarla perché ormai non funziona più, ma allo stesso tempo non voglio venderla perché sarebbe come vendere la propria migliore amica!”.
Grazie all’esperienza del cinema itinerante, Mr Van venne notato da molte persone per il suo talento e le sue competenze tecniche, così fu segnalato al Governo gestire la programmazione di radio e tv al Dipartimento. “Ricordo perfino il giorno, il primo gennaio 2001, 01.01.01, ricevetti una lettera in cui mi veniva detto che le autorità locali avevano deciso di nominarmi vice direttore del Dipartimento di informazione e cultura del distretto di Son Dong. E quattro anni più tardi, nel 2005, fui promosso Direttore”.
Con il tempo Mr Van si è appassionato anche delle tematiche legate al turismo ed alla promozione turistica del distretto di Son Dong: “Mi sento orgoglioso di mostrare a tutti il potenziale del sistema turistico locale. Mi piace far conoscere ai turisti, vietnamiti o stranieri che siano, le nostre tradizioni e la nostra cultura, è la parte del mio lavoro che mi appassiona di più. Sono incaricato di curare gli aspetti dell’informazione e della cultura locale, ma credo funzionino meglio se integrati al turismo. In questo modo diventano più attrattive e più interessanti se inquadrate nel loro contesto di appartenenza. Il periodo in cui mi sono interessato al progetto Ecoturismo mi ha coinvolto molto su questo fronte; ho aiutato la popolazione locale a formarsi per accogliere al meglio i turisti dal momento che la maggior parte di essi sono contadini e non sono abituati a ricevere ospiti in casa. Ogni tanto mi diverto anche a fare la guida turistica perché voglio mostrare a tutti la bellezza della natura che abbiamo a nostra disposizione, voglio che tutti si rendano conto del potenziale che abbiamo a Son Dong. Per questo mi auguro che il nostro distretto possa divenire una delle località turistiche più attraenti del Vietnam non solo per i turisti locali, ma anche per tutti gli stranieri che sono curiosi di conoscere il nostro Paese”.

di Anna Brian

CONTESTO
Nel distretto di Son Dong l’economia è prevalentemente di sussitenza. La principale ricchezza del luogo è costituita dalla Riserva Naturale di Ta Yen Tu, della quale fa parte la foresta di Khe Ro. La povertà della popolazione spesso porta gli abitanti delle aree circostanti a recarsi nella foresta per raccogliere risorse forestali che possano permettere o facilitare il proprio sostentamento.
Nel corso degli anni questo fenomeno ha provocato una diminuzione generalizzata della quantità di risorse faunistiche e floristiche presenti nella foresta che, oltre ad essere un problema per l’ambiente e la biodiversità, rappresenta una minaccia per le famiglie che vivono di tali risorse. Il problema quindi potrebbe essere arginato dall’offerta di fonti di reddito alternative.
PROGETTO
Il progetto di ecoturismo prevede la realizzazione di un circuito turistico eco-responsabile e sostenibile, attraverso la creazione di strutture (homestay) di ricettività turistica di base; l’organizzazione di tour guiding; l’inserimento di momenti di animazione e intrattenimento curati da gruppi folkloristici; l’accompagnamento all’avvio di attività generatrici di reddito legate alla produzione di oggetti artigianali; la pianificazione di percorsi di sensibilizzazione riguardo alle condizioni igienico-sanitarie della comunità e attraverso la promozione della foresta vergine di Khe Ro e del prodotto turistico.
Per saperne di più visita il nostro sito: www.gtvonline.org