#48 L’ ASIA IN UNA MANSARDA
![]() “Qualche anno fa sono partito per il Vietnam con un amico. Ho visitato vari posti, in Asia, non moltissimi magari, ma mi sento di poter dire che un po’ ho girato. Arrivare in Vietnam, però, è stato come tornare a casa, Avevo letto un romanzo di Terzani ed ero rimasto molto colpito da questa idea di Uomo nuovo. L’ho ritrovata lì. La vita è più semplice, ma forse anche più vera. Ricordo di essere rimasto senza parole davanti ai paesaggi, davanti alle risaie e alle diverse tonalità di verde che si allineano all’orizzonte, mentre il sole si specchia nell’acqua. Noi qui il sole non lo guardiamo neanche più, ormai. In Vietnam un attimo può essere un attimo perfetto, non hai bisogno di nient’altro, ti senti in sintonia con tutto quello che hai intorno.” Il racconto prosegue e Marco ricorda le persone che ha incontrato. Alla mia domanda su come sia arrivato, anni dopo, ad avviare un sostegno a distanza, Marco risponde: “Di solito preferisco fare queste cose personalmente, non credo ci sia bisogno di un’associazione per aiutare qualcuno. Qualche tempo fa avevo pensato di iniziare un sostegno a distanza in India, ma le cose non si definivano mai. Io penso che se una cosa deve essere fatta, viene naturalmente. Si vede che in quel caso non era il momento giusto. In novembre sono capitato, quasi per caso, ad una cena vietnamita organizzata da GTV al bar Barycentro. Sono arrivato tardi, perchè a Trento i parcheggi creano sempre qualche problema. Durante la cena è stato proiettato un documentario, noi siamo arrivati solo ai titoli di coda purtroppo, ma l’atmosfera che ho trovato mi è piaciuta. In quell’occasione veniva presentato anche il progetto di sostegno a distanza dell’associazione. Quando ho parlato con lo staff di GTV mi sono fidato. Io credo che le persone si sentano e con loro mi sono trovato bene, ho deciso di fidarmi e ho lasciato i miei contatti.
Quello che mi sembra più importante è che grazie al sostegno che posso offrire, Khanh abbia la possibilità di andare a scuola. Ricordo che i bambini apparentemente più felici che io abbia mai visto li ho incontrati in una bidonville, immersi a giocare come se non esistesse altro nel mondo. Credo che come noi aiutiamo loro, ci sia ancora tanto che noi possiamo e dobbiamo imparare da loro, ma è importante che vadano a scuola per potersi difendere, per avere i mezzi per non essere sfruttati. Quando sto per andare via, Marco mi indica un oggetto appeso alla sua finestra, una specie di uccello fatto di pezzi di legno sottile e tenuto insieme da cordicelle. “Questo l’ho preso in Vietnam, io e il mio amico ne abbiamo presi due, uguali. Non mi piaceva neanche, in realtà, ma è arrivato fin qui intatto, dopo essere stato sballottato per migliaia di km nella valigia. E’ come un segno, quindi eccolo qui.” di Chiara Gadotti |
PROGETTO |
Il Sostegno a Distanza di GTV è realizzato in forma personale e rivolto ad un solo bambino. Con 240 euro all’anno il bambino sostenuto può usufruire di 80 g di riso, che vengono consegnati alla famiglia per garantire i pasti completi di ogni giorno e per sopperire alle mancanze causate da una persona in meno al lavoro nelle risaie; di un check up medico periodico; del pagamento delle tasse e del materiale scolastico; di nuovi abiti e di accessori per l’igiene personale. Con un ulteriore contributo di 60 euro all’anno, alla famiglia o ai tutori del bambino sostenuto viene offerta la possibilità di far parte dei club creati da GTV con l’intento di offrire cicli di formazione specifica in tema di malnutrizione, sicurezza alimentare e contabilità di base, per dar loro accesso ad un fondo di microcredito, attraverso il quale realizzare investimenti fondamentali per un miglioramento a lungo termine della loro condizione, rendendoli autonomi. Per maggiori informazioni visita il nostro sito: www.gtvonline.org |