#6 I FIORI OLTRE LE SPINE, LA FORZA DELLE DONNE

foto Sabrije Auto mutuo aiutoLa vita è un campo dove possiamo trovare fiori e spine. Chi è fortunato trova un fiore, chi non lo è trova una spina. La mia è stata una vita di spine, ma grazie a chi mi è stato vicino ho visto anche fiori. La guerra ha lasciato molti danni dietro di sè: ho perso tutti i miei risparmi, il mio lavoro, amici e parenti…La mia vita ha cominciato a cambiare con una formazione sull’auto mutuo aiuto, ho ritrovato me stessa, ho aperto un gruppo, ho trovato amici, ho raccontato quello che sentivo dentro di me, ho ascoltato i problemi degli altri ed adesso sto vivendo in mezzo al mondo e alle persone.”Sabrije è una donna albanese sui 50 anni. Basta uno sguardo per leggere la sua anima, piena di ricordi di una vita non facile. Un passato doloroso il suo, ma, ciononostante, è una donna forte che non ha perso la voglia di parlare, di raccontare di sé e di prendersi cura della sua comunità. Vive in Kossovo, a Peja/Pec, dove dal 2006, grazie al sostegno dell’Associazione Trentino con i Balcani gestisce un gruppo di Auto Mutuo Aiuto per donne che hanno avuto vittime e feriti di guerra nella loro famiglia.

Nel 1999 Sabrije frequenta un corso in Albania, incentrato sulla psicologia del sociale, per completare, poi, la sua formazione visitando il Centro Kossovaro per l’Auto Mutuo Aiuto ed i gruppi ama attivi sul territorio, nati su spinta dell’Associazione Auto Mutuo Aiuto Trento, dell’Associazione Trentino con i Balcani (all’epoca Trentino con il Kossovo) e di Caritas Italiana nel 2005, in Kosovo. Oggi si occupa di coordinare gli incontri di alcuni gruppi di donne, durante i quali le sprona all’ascolto e al dialogo, potendo contare sempre sul senso di familiarità che si è creato negli anni tra di loro.

Giorno dopo giorno Sabrije diventa il punto di riferimento per le venti donne che frequentano il suo gruppo. Una di loro è Hava, una donna a cui la guerra ha portato via il suocero e ha lasciato ferito il marito. Negli ultimi anni le condizioni del marito stavano peggiorando. Hava si sentiva sola nella sua lotta quotidiana. Era piena di dolore, di paure e frustrazioni accumulatesi nel tempo che non riusciva a sfogare. In suo aiuto è corsa Sabrije che le ha proposto di diventare membro del gruppo di Auto Mutuo Aiuto, sapendo, con la sua esperienza, che poteva essere la cosa giusta per Hava.

gruppo auto mutuo aiuto Kossovo

Con le altre donne Hava riesce finalmente ad aprirsi e a condividere il suo dolore. Ascolta tante storie e si rende conto che molte hanno vissuto esperienze terribili, a volte anche più dolorose della sua. Il confronto e il poter esprimere le proprie emozioni senza la paura di essere giudicata, le fanno riscoprire una nuova forza ed inizia a guardare la sua vita, ma soprattutto il suo futuro con occhi diversi. È sempre più serena e si sente meglio. Grazie all’aiuto di Sabrije, in quelle donne tanto simili a lei, Hava ha trovato una famiglia con le quali può essere se stessa, non deve fingere. Si sente più forte ed è contenta per essere riuscita a ridimensionare e col tempo anche a superare il suo dolore.

Hava non è l’unica che è riuscita ad andare avanti grazie a Sabrije e il suo gruppo di auto mutuo aiuto. Tra loro c’è anche una donna che ha perso il figlio. Ogni anno, in occasione dell’anniversario della sua morte, Sabrije, Hava e le altre, vanno insieme al cimitero per un ricordo. In momenti come questi che si vede la vera forza e l’unione del gruppo che è una vera famiglia per Sabrije Una di quelle famiglie in cui uno non nasce, ma che comprende un insieme di persone che in momenti critici ti stanno vicine, sulle quali puoi sempre contare, che ti proteggono e portano sulla retta via se ti senti persa. Sabrije lo sa. Lo ha sempre saputo dall’istante in cui si sono trovate insieme nella stessa stanza per la prima volta. Come sa che non potrebbe vivere senza di loro. Sono loro la vera forza che da anni fa che il gruppo possa andare avanti.

Nel corso degli anni i loro rapporti sono diventati più intimi e più forti. A volte capita che Sabrije non può essere presente, ma il gruppo si incontra ugualmente e riesce benissimo ad autogestire l’incontro, ormai un appuntamento fisso per tutte le donne al quale non rinuncerebbero per nulla al mondo. In quelle occasioni si parla di tutto, non solo di quello che è successo durante e dopo la guerra, ma anche di argomenti attuali. Certi giorni non servono parole. Basta ascoltare, starsi vicino e sapere di non essere sola.linea di confine

Ogni membro del gruppo contribuisce con 50 centesimi al mese che servono per autofinanziare piccole attività. I fondi non sono mai abbastanza e allora hanno deciso di comprare un mulino per la produzione della farina di mais. Vogliono rendersi più attive e creare nuove occasioni di incontro. La forza e la consapevolezza che si sono conquistate, permette loro di guardare lontano e di intraprendere anche delle piccole sfide.

La decisione di Sabrije e di Hava di frequentare un gruppo di auto mutuo aiuto non è mai stata ostacolata dalla famiglia o dai mariti. Tutti sono contenti che queste donne si trovino e parlino della propria vita e delle proprie sofferenze. La donna è la parte emotiva della famiglia e se lei è serena tutti ne traggono giovamento. Il lavoro che viene fatto in quell’ora e mezzo di incontro in settimana ha quindi una portata più grande: non solo fa stare meglio chi partecipa ma anche i loro cari, dando un messaggio importantissimo al livello sociale. Se le donne riescono a superare il passato e avere speranza per il futuro, allora anche gli altri riusciranno a guardare avanti.

Dalle spine, hanno saputo far nascere dei fiori.

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di Laura Zini ed Emina Ristovic

Per saperne di più leggi la brochure sull’esperienza dell’auto mutuo aiuto in Kossovo: I Fiori oltre le spine. Per richiedere una copia della brochure è possibile scrivere a [email protected].

www.trentinobalcani.wordpress.com

 

PROGETTO
La città di Peja/Peć si trova nel centro della regione più occidentale del Kosovo, ai piedi delle montagne che si ergono sulla gola della Val Rugova. L’area in cui si trova è di grande interesse storico e geografico e vanta la presenza di importanti simboli delle diverse comunità etniche presenti sul territorio: antiche residenze albanesi (kulle), antiche moschee e il patriarcato ortodosso serbo. Nonostante la guerra sia finita nel 1999, Peja/Peć resta terra di forti differenze. Differenze che richiedono percorsi di elaborazione e trasformazione del conflitto e integrazione sociale, ma che sono anche ricchezze da valorizzare verso la sfida di uno sviluppo consapevole ed integrato.
L’associazione Trentino con i Balcani – ATB coordina le esperienze di solidarietà internazionale, cooperazione e scambio fra la comunità trentina e territori diversi del Sud Est Europa, tra cui c’è anche il Kossovo nel quale è presente dal 1999. Uno dei settori in cui ATB opera è l’integrazione socio economica di persone che vivono in situazione di marginalità (disabili, anziani, persone indigenti, minoranze, persone con disagio mentale, persone con difficoltà di inserimento nella vita sociale ed economica della città. E’ tra questi interventi che si colloca il progetto di sostegno e formazione del Centro Kossovaro per l’auto mutuo.
CONTESTO
Il Centro Kossovaro per l’Auto Mutuo Aiuto e’ nato nel 2005 ed ha inizialmente utilizzato la metodologia ama per “curare” traumi di guerra, coinvolgendo principalmente ex detenuti politici e familiari di persone scomparse durante il conflitto. Progressivamente il Centro ha raggiunto risultati positivi ed ha ampliato la propria attenzione ad altre problematiche, vedendo una moltiplicazione dei gruppi negli ambiti della disabilita’, dell’isolamento, delle relazioni tra giovani; fornendo formazione per l’individuazione di nuovi facilitatori e cercando di diffondere la conoscenza sulla metodologia. Inoltre grazie alla collaborazione con il Centro, l’Associazione Trentino con i Balcani da anni è impegnata in un percorso di rafforzamento delle relazioni tra le organizzazioni che lavorano nel campo socio-assistenziale e le istituzioni locali nell’ottica di una maggior collaborazione. Oggi il Centro è presente sul 70% del territorio kossovaro con 37 gruppi: 11 gruppi di persone affette da disabilità fisica;1 gruppo di genitori con figli disabili; 1 gruppo di persone con problemi di alcolismo; 5 gruppi di ex detenuti politici; 15 gruppi di familiari di persone scomparse; 3 gruppi di donne della comunità serba (che lavorano sull’isolamento);1 gruppo di donne vittime di violenza. Ad oggi il Centro ed ATB, assieme ad alcune associazioni giovanili, sono impegnati in un percorso di formazione e ricerca sul fenomeno del disagio e del suicidio giovanile in Kossovo.